AI "TRE COMUNI" HO VISTO LA MADONNA

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QuoteLa gara è iniziata con l'alzataccia alle 5:20 dove sei un po' perplessa e pensi a chi te lo fare. Ho preso un taxi che da Trastevere mi ha portato a Piazza Irnerio, alla fine noi poveracci siamo quelli che fanno girare l'economia. Certo 15 euro sono un po' tante ma almeno le ho date ad un lavoratore come me (capisco però chi non prende il taxi). Alle sette precise sono arrivate le amiche ramarre Cristina Molena, le Ramosino, Simona, Camileite, e siamo partite verso il Viterbese.

Era buio pesto, in auto si chiacchierava mentre la giornata timidamente si rischiarava. La giornata era umida e nuvolosa, ma non fredda almeno quello. Chiacchierata iniziale con tutti, adoro il momento dei saluti, la mia strategia era 10 km lenti gli altri sui gomiti ma si arriva. Francesco Sammarco mi ha detto vai piano ma non ti fermare, se no non riparti, tieni conto che al 16 km c'è una salita di due km, magari lenta ma non ti fermare. Cosi ho fatto, i chilometri erano 22.70, cerco sempre di finire la gara bene e non sfatta, per questo motivo non esagero. Per 16 km ho corso veloce nelle discese e lenta nelle salite, ma arrivata al 16 km il salitone mi ha impressionato e sono passata dalla postura della corsa alla camminata veloce, pensavo di riprendere fiato in discesa, riprendere il ritmo giusto... la corsa è ritmo. Ho scoperto così che dopo una salita di 2 km non c'era discesa ma un falso piano, per cui ho avuto difficoltà a riprendere a correre, perché ripartire quando si è rallentato costa un enorme fatica. Ho ripreso a correre all'ultimo chilometro e mezzo con la gente che mi incitava e sono riuscita a fare l'allungo finale.

Ringrazio tutti, chi conoscevo e non, per i loro consigli, Christian Righi che mi ha accompagnato per dei tratti, complimenti per il tuo passo regolare; io sono andata un po' ad elastico perché acceleravo in discesa e rallentavo in salita. Non è che io sia stata di compagnia, quando corro sono troppo concentrata sul ritmo e sulla fatica, non amo parlare. Che dire la gara è stata faticosa, panoramica, allenante ma ne è valsa la pena! Ora mi godo il giusto riposo avvolta nel plaid distesa sul divano. Quote

 

Fulvia Grazioli

18 Gennaio 2015

 

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