ALL'ALBA

Nella luce giallo incerto dei lampioni siamo sagome indefinite, profili che da lontano si intuiscono appena, fisionomi illuminate solo all'ultimo da riflessi catarifrangenti; ancora non è l'alba e mentre percorro strade deserte e semafori lampeggianti, nulla mi sembra strano: svegliarsi nel cuore della notte e vestirsi al buio, uscire nel silenzio umido di ore antelucane. Assaporo il gusto di un azione fuori dall'ordinario, il privilegio di un gesto un po’ folle compiuto da quella parte di me dove logica e ragionevolezza non trovano spazio.

Più mi avvicino al punto di ritrovo e più il flusso di auto si intensifica moderatamente. Ci riconosciamo dalle tute al di là dei finestrini chiusi delle nostre auto, siamo in mille! E siamo qui per lo stesso motivo... che sia l'amore per lo sport o l'occasione di calcare da protagonista il suolo dell'Olimpico al fondo di tutto c'è quel sentimento infantile che è il fascino del proibito... la voglia sottesa di correre controcorrente.

Il parcheggio e le strade circostanti sono rianimate da volti radiosi e corpi appena infreddoliti. Il sonno rubato non ha scritto per ora il suo stupore intorno agli occhi, ci sarà tempo per sentirsi stanchi e cedere il passo. Ora siamo qui per vivere il momento, per correre vicini e conquistare il nostro piccolo frammento d'Alba. Io sono pronta e mi sento come all'inizio di un viaggio, aspetto solo lo sparo iniziale per onorare questa mattinata incipiente. Lo voglio fare impegnandomi al massimo, godendo della visione ancora nebbiosa di Monte Mario, dell'ingresso nello stadio dei marmi sorvegliata dalle sua statue, percependo appena il mutamento di un cielo che inizia a biancheggiare. Attraverso l'aria sospesa prima dello spuntare del sole, il silenzio irreale dell'assenza di auto.

Corro o rincorro? Aspetto o sono aspettata? Domani sarà tutto diverso, domani sarà difficile riconoscere luoghi e passaggi. Tutto sembrerà già lontano e sfocato. Rimarranno foto e sensazioni a colorare i ricordi come impronte a segnare un cammino; e rimarranno questi brividi... brividi di fine gara che con l'arrivo del sole non sono comunque passati.

Annalisa Gabriele